
PAGELLE
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Cistellum 2016 vs Nerviano Calcio
È facile dare un giudizio alla squadra questa domenica: sotto gli occhi di tutti la prestazione nonostante i tanti ostacoli, in primis un tosto avversario che merita un gran rispetto.
Partite al campo della Cistellum, vecchia o nuova società, ne son state giocate molte: dall'eccellenza alla meno importante Terza, ma non c'è categoria che conta in queste domeniche perché questa partita rimarrà nei bei ricordi di chiunque abbia avuto modo di gustarsela!
Rimarrà nei nostri ricordi, come il gruppo che sta crescendo insieme: non bastano i tre punti per festeggiare.
È vero: c'è chi ha corso, chi ha lottato ma c'è chi avrebbe pagato oro per essere in campo con i propri amici (è limitativo dire compagni): Samu Carradore, l'umile, disponibile e corretto, sempre presente; Andrea Aracne, il quasi-giocatore che attendiamo; Davide Perna il guerriero con la bava alla bocca; Adrian Cairo il belloccio, simpaticone ma che non le manda a dire quando si tratta di lottare.
A mister Ale che ci spacca con la corsa e i gradoni, che la domenica ci fanno andare come lippe.
A mister Vale che seppur tra difficoltà di campo e di presenze non perde mai lo spirito positivo.
Allo squalificato Fabio Pertile che mannaja allui quando sistema la testa!
Ai tifosi, la società, amici e parenti.
A tutti un 10!
Non spesso capitano anni in cui si può giocare insieme per obiettivi più grandi: altre 11 finali ci attendono, con la consapevolezza di quel che possiamo fare.
1-MECO (Domenico Speranza)
7,5 #ASSOLTO
Suda di più durante il pregara che nei minuti, pochi, da lui disputati.
Una palla lunga, una delle sue, imbecca il compagno nell'area avversaria e per poco non si festeggia il vantaggio.
Poi il patatrack, più dell'arbitro che dei suoi, lo costringe a un intervento fuori dalle righe: si immola stendendo l'avversario fuori dall'area.
Punizione e rosso per lui.
Salva il risultato che, sicuramente, avrebbe messo la partita in altra direzione.
2-BOOF (Mirko Buffoni)
7,5 #CORAGGIO
Nella prima mezz'ora tituba in qualche situazione, soprattutto nei primi minuti, ma resta sempre concentrato in un ruolo che non è il suo.
E poi, dopo una serie di sfortunati eventi, indossa i guanti: no, non per il freddo, ma per difendere la porta; se il terzino non è il suo ruolo, questo ancora meno.
Ma non sbaglia nulla nemmeno qui!
Sicuro, perfino su una punizione.
Applausi!
3-TORO (Alessandro Rossi)
7,5 #D'ARTAGNAN
A lui, come i suoi compagni di difesa, se domenica me l'avessero chiesto avrei potuto affidar la cosa più preziosa: ha sempre il freno tirato nei primi minuti ma dopo fa sentire tutto quel che può agli avversari.
Testa, destro e sinistro, anticipo e in allungo: maestoso!
Una partita svolta sulla difensiva: con il coltello tra i denti non molla un centimetro.
Esce, esausto, dopo i molti duelli!
4-NINO (Antonio Speranza)
8,5 #SUPERBO
Bassino e un po' rotondetto? Mangiadolci a tradimento? Tutt'altro!
In mezzo al campo sembrava un Bronzo di Riace.
Si vocifera che scultori e pittori siano accorsi domenica da tutta la Regione per immortalarlo in una delle sue posizioni: appoggi, dribbling, contrasti e pure di testa!
Lo vedremo presto sulla copertina di qualche inserto sportivo!
Bando alle ciance: ha l'immensa forza di tenere uniti i due reparti che, compatti, si chiudono a testuggine regalando la miglior prestazione possibile.
5-LUCCHI (Andrea Lucchini)
7 #RABBIA
Per un attaccante non ci sono tacchetti, gomiti o spallate più fastidiose delle sue: e, se detto da uno che ci combatte in settimana, suona di verità.
Ci mette un po' a prendere le misure sul tuffatore avversario che, ogni mezza-e-mezza, tentava la caduta; poi non ce n'è più per nessuno.
Sale sempre negli angoli a favore e non smette mai di crederci.
Se non avesse sfasato negli ultimi minuti sarebbe stato in lizza per il TopPlayer: la tensione era alle stelle e, seppur senza giustifica, sa bene come ci si deve comportare in campo.
6-MANU (Manuel Franchi)
8,5 #WALL
IL MIGLIORE
È il simbolo della miglior prestazione casalinga della Cistellum.
Ho contato personalmente almeno 20colpi di testa su rilanci avversari, poi anticipi e interventi di ogni tipo e forma.
Ma più di tutto è la domenica in cui diventa leader in campo parlando quando serve, aiutando e sparando i palloni in varesina (almeno 3!), tanto che Rizzo dall'amica Spagna dovrà mandarne altri.
Aveva promesso nel pregara una prestazione di spessore: uomo di parola.
Ben consapevole dei limiti, ovvi, del nostro terzo portiere, lui e tutta la difesa non permettono nulla: la partita è stata vinta qui!
7-BOMBER (Luca Labita)
8,5 #REPARTO
Partono in 3 là davanti e si ritrova da solo dopo meno di mezz'ora.
Spazia da destra a sinistra bloccando le ripartenze, guadagnando palloni importanti e facendo respirare la squadra come meglio può: i difensori non spingono mai per contenerlo ma lui riesce a punirli lo stesso sfruttando a puntino un pennellata del Norbi.
L'esultanza sembrava quella, famosa, di Tardelli.
Sono la sua voglia, l'attaccamento alla fascia, ai colori, l'esperienza, gli interventi in scivolata e il gol che danno carica ai suoi.
Nel finale tenta un calcio dai 40 metri e per poco non coglie di sorpresa l'1 avversario.
8-TOMMY (Thomas Re)
5,5 #PAROLA
Amo una canzone degli Eagles degli anni '70 e in particolare un passaggio che calza a fagiuolo per il nostro baby-player, spesso preso di mira dal pinguino con fischietto e considerato, per quantità di cartellini, il bad-boy di cislago.
Recita così ...Desperado, perché non torni al buon senso? Abbandona le tue posizioni e apri la porta: potrebbe piovere ma c'è un arcobaleno sopra di te...
Che le parole siano state rivolte a un avversario, al guardalinee, al mister o a un passerotto che sorvolava Cislago non importa: il tuo primo pensiero dev'essere quello di giocare e se parlare ti distrae non farlo più, per i tuoi compagni e soprattutto per te: hai tutto dalla tua... sopra la tua testa c'è l'arcobaleno!!
9-MARA (Marco Marranzano)
8 #CUORE
Leziosismo nei primi minuti di gara... ma diamine poi come si ripropone!!!
Sacrificio in fascia abbassandosi sulla linea dei 4 e non molla niente: diagonali giuste, lotta e si arrabbia come se stesse giocando per una finale di Champions! Come fosse un leone in gabbia.
E alla fine, sfinito, è una gioia vederlo esultare con i compagni nel cerchio di centrocampo: alla facciazza delle 34primavere sembra un adolescente!
10-NORBI (Norberto Rimoldi)
8 #PENNELLO
Immaginate una bella donna che si prepara per l'uscita: si lava, si veste e si trucca curando ogni particolare per apparire la più bella! Niente di strano fin qui.
Immaginate ora se quella donna facesse tutto questo intanto che attorno a lei si sta svolgendo un rivolta e che tutti, allarmati, pensino a correre.
Tutt'altro che leggero e superficiale il suo trucco ma, come la bella, ha una tranquillità di altra categoria e l'intelligenza dei suoi movimenti è disarmante come a voler risparmiare le forze e tener la lucidità per l'ottimo assist che regala la vittoria.
Si sacrifica parecchio facendo da spola tra centrocampo e linea di difesa.
11-PERRO (Gabriele Perotta)
6 #SACRIFICIO
Peccato, peccato davvero per il palo nella prima frazione che avrebbe scritto tutta un'altra storia: anche se la sfortuna ci mette del suo, Gabri sa bene che quello doveva essere gol.
Non è il primo e non sarà l'ultimo che i ragazzi di Mister Vale regaleranno: è lo stesso coach che si vede costretto a richiamarlo in panca dopo l'espulsione di Meco.
Peccato, peccato ma uno dello scacchiere andava sacrificato.
12-SCALA (Matteo Scalabrino)
SV #FRITTATA
Elemento fuori dalle righe: entra per sostituire il suo compagno e qualche minuto dopo, scomposto e scoordinato, cerca un improbabile rilancio anziché prendere la palla tra le mani e far respirare la squadra.
Liscio, caduta maldestra e ginocchio malconcio. L'attende uno stop importante e tutti insieme gli auguriamo una buona guarigione.
13-PIGO (Mirko Pigozzi)
7,5 #ECCHIME
Una scelta tecnica lo lascia in panchina per la seconda domenica consecutiva.
Lui, con giù testone, appena chiamato in causa entra e fa della sua fisicità e della sua corsa un importante risorsa: il risultato è al sicuro!
Sempre pronto per il ritorno: sarà una lunga "guerra"!
14-TEO (Matteo Triulzi)
8,5 #POLMONE
Qualcuno giura che la squadra fosse rimasta in 9: io, che scrivo (e nessuno può contraddirmi in questo momento), ho visto entrare un ragazzo che avrebbe potuto giocare altre due partite mantenendo ritmi forsennati.
Era talmente carico che non si è fermato neppure nell'intervallo.
Era talmente carico che sembravamo in 11 in campo.
Era talmente carico da fare interventi ogni volta al limite per poi uscire a testa alta, altissima, dal campo: consapevole che gran merito questa domenica va alle sue giocate cazzute!
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